C’è un paese intero che non crede alle accuse mosse nei confronti della postina lombarda Michela Bonini, 43 anni, indagata dalla Procura di Sondrio per l’ipotesi di peculato, in relazione alla denuncia di alcuni utenti, per lo più anziani, per sospetti ammanchi dai conti correnti o libretti postali.
I carabinieri, coordinati dal Pm Luisa Russo, invitano a controllare i conti. “Se avete sospetti di ammanchi non esitate a presentarvi in caserma per chiedere che venga fatta chiarezza”. Poste Italiane dal canto suo rassicura sul fatto che, qualora venissero riscontrate delle irregolarità, assicurerà il rimborso delle somme versate ai clienti. Il tutto mentre Michele Bonini è tornata al lavoro.
La diretta interessata ha inteso rimarcare che “nella mia qualità di responsabile dell’Ufficio Postale di Colorina preciso di non essermi mai appropriata di somme di denaro di alcuno e, tantomeno, di somme di denaro di pertinenza dei clienti dell’Ufficio Postale di cui da tanti anni sono la responsabile. Durante la perquisizione dei carabinieri ho attivamente collaborato con le forze dell’ordine, al fine di consentire ogni accertamento che dimostrerà come la mia gestione sia avvenuta nella più assoluta regolarità e che dai conti correnti e dai depositi dei clienti di Poste Italiane non vi è alcun ammanco”. Sarà dunque l’inchiesta a fare chiarezza sul caso della postina di Colorina.
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