Bolzano, giunta raddoppia l’importo dell’assegno al nucleo familiare

Da gennaio 2014 raddoppia l’importo dell’assegno provinciale al nucleo familiare: le famiglie con figli fino a 3 anni di età potranno beneficiare di 200 euro per ciascun bambino. Lo ha deciso ieri la Giunta provinciale su proposta dell’assessore alla famiglia e alle politiche sociali.

Con il raddoppio dell’importo dell’assegno provinciale al nucelo familiare, che passa da 100 a 200, viene attuata una delle misure centrali della nuova legge provinciale sulla promozione della famiglia, quella del sostegno finanziario a genitori e figli. Ma il raddoppio dell’importo punta anche a favorire ulteriormente l’assistenza tra le mura di casa. Per le famiglie che invece affidano i figli agli asili nido, alle microstrutture per l’infanzia o alla Tagesmutter, l’assegno provinciale al nucleo familiare contribuisce al pagamento di questi servizi.

I criteri approvati dalla Giunta per l’erogazione e la gestione dell’assegno in vigore dal 2014 prevedono tra i requisiti dei beneficiari la residenza ininterrotta di almeno 5 anni in Alto Adige, senza distinzione tra cittadini italiani, UE o extracomunitari (finora la clausola dei 5 anni valeva solo per questi ultimi) e una situazione economica non superiore a 80mila euro l’anno rilevata attraverso la DURP (dichiarazione unificata di reddito e patrimonio). “La soglia reddituale già prevista attualmente, che è relativamente alta, sarà mantenuta in futuro per estendere i benefici dell’assegno anche al ceto medio. In tal modo circa il 90% delle famiglie con figli da 0 a 3 anni sarà maggiormente sostenuta grazie al raddoppio dell’assegno”, sottolinea l’assessore provinciale alla famiglia. Complessivamente la Provincia finanzierà questa misura con circa 32 milioni di euro l’anno rispetto agli attuali 16 milioni.

Sul piano operativo invece non cambierà nulla: l’assegno continuerà ad essere versato mensilmente e sarà sufficiente presentare un’unica domanda di concessione. Nei casi di adozione o di affidamento a tempo pieno l’assegno è previsto per tre anni, come in vigore finora. Si ricorda infine che per gli attuali beneficiari non è necessaria la presentazione di una nuova domanda e che la delibera della Giunta non ha effetti sui requisiti per la concessione dell’assegno regionale al nucleo familiare.

Redazione

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