Svolta nel giallo dei coniugi assassinati il 10 settembre 2012. Massimiliano Spelta, imprenditore, 43 anni, e la compagna Carolina Ortiz Payano, 21 anni, dominicana, erano stati colpiti in un agguato in via Muratori mentre passeggiavano con in braccio la figlioletta di due anni, rimasta lievemente ferita nella sparatoria. I killer sono italiani. L’esecuzione sarebbe maturata nell’ambito del traffico di droga.
Si tratta di due italiani, Mario Mafodda, 54 anni, e Carmine Alvaro, 41, trafficanti di cocaina, pluripregiudicati di Sinopoli in provincia di Reggio Calabria. Alla base del delitto c’è una questione di droga legata a una partita di cocaina da 40 mila euro. Mafodda ha confessato il delitto.
Dalle indagini risulterebbe che Spelta e Ortiz sono stati uccisi, perché insistevano con le richieste di pagamento per una partita di coca da un chilo e mezzo che avevano procurato ad Alvaro e Mafodda. Alvaro, attualmente agli arresti domiciliari a Milano per una rapina, però, si rifiutava di pagare, perché non riteneva che la merce fosse di buona qualità. Mafodda, a casa sua gli investigatori hanno sequestrato 27 kg di droga, veniva ritenuto dagli Spelta una sorta di “garante” per ottenere il pagamento.
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