La tragedia si è consumata nel pomeriggio di lunedì, in una palestra del porto di Genova. Vittima e assassino hanno stesso nome, stesso cognome, stessa età, stesso lavoro, stesso passato con due tradizioni familiari di camalli nel porto genovese. Matteo Biggi, la vittima, si stava allenando in una palestra del porto quando Matteo Biggi, l’assassino, lo ha raggiunto. Tra i due, da tempo, si registravano tensioni a causa, sembra, di una donna: la sorella dell’assassino usciva con la vittima e Matteo Biggi, assassino, non riusciva a sopportarlo. Così, uno scambio di battute tra i due colleghi si è trasformato in una lite che poi è degenerata nell’omicidio. Durante la lite, è comparso il coltello e Matteo Biggi ha colpito il collega al polmene. L’assassino era in compagnia del padre e sembra che all’omicidio abbia assistito anche una dozzina di persone.
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