Roma in ginocchio tutta colpa di Alemanno che ora chiede ai romani di spalare!

Sei prefetture, quelle di Bologna, Venezia, Siena, Frosinone, L’Aquila e Roma, hanno chiesto l’intervento degli uomini e dei mezzi dell’Esercito per far fronte all’emergenza maltempo. La situazione è sempre più critica in particolare nella Capitale per l’evidente incapacità del primo cittadino che farebbe bene, ritengono la stragrande parte dei romani, a dimettersi.

Gianni Alemanno anche questa volta nega la responsabilità e prova a prendersela con le previsioni. “Stiamo facendo il massimo, ma la responsabilità non è la nostra. Le previsioni non erano queste e non erano così gravi”. Le scuole erano “state sospese, non chiuse, così come gli uffici. Il problema è che le previsioni non avevano lasciato sospettare questa gravità. Se ora le benedette previsioni sono giuste, non dovrebbe più nevicare come ieri. Ora bisogna liberare le strade dalla neve prima che ghiaccerà. Nessuno si metta in giro senza catene. Che la neve è bella fa divertire ma poi le macchine si bloccano”. Alemanno infine ha chiesto “l’aiuto di tutti. I cittadini con le pale in mano, spalino. Mettano a posto insieme e al massimo delle loro possibilità. Questa nevicata non si vedeva da trent’anni. E non era prevista. Né allertata dal servizio meteo”.

“Chiediamo una commissione d’inchiesta perché non c’è un servizio di previsioni adeguato”. Insiste Alemanno. Il sindaco chiede di verificare “l’operato di tutti” in seguito a una situazione “largamente minimizzata, con previsioni nettamente inferiori”. Quello che è accaduto in città, a causa della neve, è stato – dice – “un evento che non ha avuto un’adeguata previsione”, con “dati insufficienti ed inadeguati”. Il primo cittadino ha ribadito l’invito ai cittadini a non uscire di casa se non in casi di stretta necessità e ad utilizzare l’auto solo con catene da neve o gomme termiche. Alemanno si è attirato le ire della Protezione Civile. La risposta è arrivata direttamente dal Capo della Protezione civile Franco Gabrielli. “Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, aveva “pienamente compreso” le previsioni meteo per la capitale”. Il Dipartimento della Protezione Civile aspetta, dunque, “con fiducia la commissione d’inchiesta invocata dal sindaco Alemanno” perché‚ sarà quella l’occasione per produrre “tutte le registrazioni del Comitato operativo che si è svolto nella serata di giovedì 2 febbraio, allargato per l’occasione a Roma Capitale, al quale ha partecipato lo stesso sindaco”. Registrazioni dalle quali emerge “chiaramente” che Alemanno aveva “pienamente” capito cosa attendeva Roma.

Gabrielli poi attacca: “Dopo quello che è accaduto a Roma emergono, evidenti, alcuni dubbi sulla adeguatezza del sistema antineve della Capitale” sottolineando di aver avuto nel corso della serata e della nottata diverse “interlocuzioni” con i responsabili dell’amministrazione capitolina.

Ribatte ancora il sindaco. ”E’ vero quello che dice Gabrielli, conoscevo bene le previsioni meteo. Forse è lui che non le conosceva. Come dimostriamo con tanto di pezzi di carta le previsioni meteo della Protezione Civile prevedevano massimo 35 millimetri di neve per la giornata di ieri. La Prefettura di Roma ha disposto la chiusura degli uffici pubblici solo alle ore 14:00 di ieri constatando un evento nettamente superiore. In ogni caso ribadisco che responsabilità e notifiche del sistema complessivo di prevenzione e intervento devono essere oggetto di una specifica commissione d’inchiesta che accerti i motivi delle difficoltà che Roma Capitale in molti casi estremi deve affrontare, e individui le soluzioni necessarie”.

Gianni Alemanno farebbe bene a tacere di fronte alla sua manifesta  incapacità…

Intanto i volontari della Protezione civile di Roma hanno consegnato due mila pale ai cittadini che hanno scelto di dare una mano per togliere la neve che ha coperto la città. La distribuzione è avvenuta in quattro piazze di Roma: San Giovanni, piazzale della Radio, piazza Bologna e piazzale Clodio.

Quirinale, Senato e Camera avevano deciso già da ieri di non aprire le porte al pubblico per le visite guidate, come in genere avviene il sabato e la domenica. Ingresso sbarrato anche alla mostra “Il Quirinale. Dall’Unità d’Italia ai nostri giorni”, ospitata dal palazzo sul Colle. Chiusi anche palazzo Madama e Montecitorio. L’amministrazione della Camera ha inoltre deciso di fare rimanere a casa il personale a casa. Di conseguenza anche la sala stampa oggi non sarà accessibile.

Redazione

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