Un’altra bruttura targata Alemanno versione natalizia

Ancora figuracce per il sindaco Gianni Alemanno che, non solo ha fallito nel suo intento di rendere la Capitale più sicura e vivibile, ma colleziona gaffe incredibili, ultima l’albero di Natale davanti all’Altare della Patria, semplicemente orribile. Tant’è che inevitabilmente si è scatenato un coro di critiche, un pollice verso sia nei confronti dell’allestimento che delle scelte del sindaco Gianni Alemanno, reo di “cattivo gusto”. Ma in realtà anche il primo cittadino “abiura” l’albero.

Il senatore dell’Italia dei Valori Stefano Pedica non perdona: “Dopo la statua di Wojtyla il sindaco Alemanno con l’albero di Natale esposto a piazza Venezia slitta in cima alla classifica del cattivo gusto”.

Il consigliere comunale del partito democratico di Roma, Paolo Masini è senza pietà: “Un’altra bruttura targata Alemanno”, e anche lui non dimentica la statua di Wojtyla, rincarando: “Definirlo un albero, è un eufemismo, visto che si tratta di un cono rovesciato di cartone marroncino con intorno una banda tricolore con un verde che sembra blu e che perciò lo fa assomigliare più alla bandiera francese che a quella italiana”. “Speriamo – prosegue – che il Comune si renda conto dello scempio natalizio che ha posizionato nella piazza più importante di Roma e che provveda immediatamente a toglierlo”.

Più buoni i Verdi, che almeno si rallegrano che in fondo sia un bio-albero: “Troviamo queste polemiche sull’albero di Natale surreali e sciocche. Se la vogliamo dire tutta, meglio un albero artificiale che un abete di 20 metri tagliato dalle Alpi”.

In realtà, neanche il sindaco Gianni Alemanno ha gradito l’originalità: l’abete “è stato scelto dalla ditta che ha realizzato anche tutto il resto degli addobbi natalizi. Ma devo confessare che anche a me non piace e che ho dato mandato di sostituirlo con un albero normale, un abete classico perchè a me piacciono le cose tradizionali”. E il primo cittadino anzi ha fretta: “Spero che in tempi brevi la ditta si decida a correggere questo errore”.

Comunque a qualcuno la curiosità di vederlo acceso resta, magari l’abete potrebbe riscattarsi. Intanto il classico mega albero di Natale di Roma, quello vero, non è sparito: da piazza Venezia è stato trasferito con luci e addobbi, davanti al Colosseo, dove è in allestimento, pare in modo tradizionale. Altri abeti, più piccoli sono sistemati nei singoli municipi, e per non avere sorprese, c’è sempre l’albero del Vaticano, fatto arrivare direttamente dai boschi della Transcarpazia.

Redazione

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