La Camera dei deputati ha respinto la mozione di sfiducia presentata dal Pd nei confronti del ministro delle Politiche agricole, Alimentari e Forestali, Saverio Romano che è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. I no alla sfiducia sono stati 315, i sì 294. La giornata odierna è stata segnata dall’intervento del ministro Romano alla Camera in sua difesa. “Invece di guardare il dito, sarebbe il momento di guardare alla luna: io sono da tempo oggetto di una campagna di aggressione senza precedenti che non auguro a nessuno. Quello che un tempo era l’ordine giudiziario ormai ha soverchiato il Parlamento e ne vuole condizionare le scelte” ha detto Romano, aprendo il suo intervento in Aula a Montecitorio al centro di un banco del governo sorprendentemente vuoto. Solo alla fine si siedono i ministri Raffaele Fitto e Mara Carfagna ma almeno a tre sedie di distanza. Bisogna aspettare l’arrivo di Umberto Bossi per vedere un ministro sedersi vicino a Romano. A Bossi si aggiungerà poi Tremonti. “Questa vicenda dimostra comunque la malattia del nostro sistema giudiziario. Se per 8 anni un uomo politico colpevole è stato tenuto libero la giustizia ha fallito. Se invece un innocente è stato tenuto sulla graticola mi sembra un tempo interminabile, che non deve essere consentito per nessuno” ha aggiunto Romano. “In questi mesi mi è stato tolto l’onore, perchè i processi sono stati trasferiti in aule improprie, nelle piazze e in Parlamento. Io e i miei familiari fino alla settima generazione siamo incensurati” ha sottolineato ancora il ministro.