“Purtroppo continuiamo a rincorrere le dichiarazioni di Sergio Marchionne, adesso addirittura le traduzioni non fedeli rispetto alle affermazioni originali, per comprendere quali siano le intenzioni della Fiat in Italia, e in particolare quale sarà il ruolo giocato da Torino. Apprezziamo lo sforzo del neosindaco Fassino che ha deciso di incalzare subito l’azienda. Vorremmo lo facesse anche il presidente della Regione, Roberto Cota, abbandonando la veste di supporter “a prescindere” dalle scelte aziendali. Ricordiamo anche noi che i contenuti del piano Fabbrica Italia sono del tutto incerti rispetto agli investimenti nel nostro Paese. L’unica chiarezza è stata finora l’adozione proprio di quegli “atti unilaterali” nelle relazioni sindacali, che Piero Fassino oggi dichiara vorrebbe fossero scongiurati. Speriamo in un cambio di orientamento che riconosca le posizioni di tutte le parti, anche di coloro che finora sono stati messi nell’angolo dell’ideologia ormai desueta”. Lo scrive in una nota il consigliere regionale piemontese Monica Cerutti, Sinistra Ecologia Libertà.
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