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Calcio e tecnologia, scende in campo l’Intelligenza Artificiale

Il calciomercato si sta per chiudere, il campionato è già partito eppure il nuovo acquisto di tanti club di Serie A potrebbe ancora arrivare. Stiamo parlando dell’Intelligenza Artificiale, un nuovo strumento a sostegno delle squadre e soprattutto delle società sportive.

Se finora infatti l’IA era stata sfruttata soprattutto per ottimizzare i processi meccanici o per la risoluzione di problemi, adesso questa tecnologia può tornare utile anche al mondo del calcio. Lo aveva messo in luce ormai un anno fa la squadra inglese del Liverpool. Qui era stato l’allenatore Jurgen Klopp a volere questa piccola rivoluzione, i cui effetti sperati e raggiunti sono stati spiegati dal Journal of Artificial Intelligence Reaserach. I ricercatori di DeepMind sono infatti in grado, attraverso gli algoritmi del loro machine learning, di individuare i migliori schemi, piazzamenti e formazioni per le squadre studiando l’avversario, il momento, la fatica, il risultato.

“Ci sono molti dati e non è necessariamente così facile gestire queste masse di informazioni. Stiamo cercando di creare tecnologie assistive – ha spiegato Karl Tuyls, ricercatore di intelligenza artificiale per DeepMind – un gioco come il calcio è molto interessante perché ci sono vari agenti presenti, c’è competizione e ci sono aspetti collaborativi”. Prima del calcio era stato il mondo del gambling a sfruttare l’Intelligenza Artificiale e la comprensione dei Big Data: i casinò online infatti usano il machine learning per capire e interpretare le abitudini dei giocatori di fronte alle slot machine online, monitorare il possibile sviluppo di dipendenze, fornire assistenza e intervenire direttamente.

Su questo modello, quindi, i dati sono diventati centrali. Qui da noi l’esempio virtuoso è quello dell’Atalanta, società che ha inaugurato una collaborazione con l’azienda di IA Vedrai, nata nel 2020 e creata su misura per le imprese. Il suo utilizzo sarà concentrato al settore giovanile, con l’obiettivo di scovare i nuovi talenti in circolazione. “C’è una filosofia ben precisa – ha spiegato il presidente della startup Michele Grazioli – credere nei giovani del territorio, formarli e metterli nelle migliori condizioni per esprimere il proprio potenziale. Anche in Vedrai crediamo che il successo parta dalla crescita delle persone, ed è per questo che siamo orgogliosi di poter associare il nostro nome a questo bellissimo progetto”.

Il futuro dell’Atalanta o magari del calcio italiano potrà passare proprio attraverso l’Intelligenza Artificiale, uno strumento che inizia a entrare sempre di più nelle nostre vite. Anche in un settore che non avremmo mai immaginato come quello del calcio.

Redazione

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