Enogastronomia

Fernet-Branca: 5 curiosità su un prodotto internazionale tutto da scoprire

Non capita spesso di bere un sorso di amaro e compiere un viaggio nel tempo e nello spazio, assaporando insieme il passato e il futuro sino a sentirli fondere in un presente tutto da vivere. Eppure, è proprio quello che capita quando ci si trova a sorseggiare un Fernet-Branca, qualunque sia la modalità  in cui si preferisce gustarlo, in long drink, un cocktail indimenticabile o liscio con ghiaccio.

E questo perché le Distillerie Fratelli Branca non realizzano semplicemente un amaro, ma passione, tradizione e sperimentazione intrecciando al rigore nel tramandare da anni una ricetta vincente l’abilità nel saperla rendere sempre attuale, eincontrando il favore di generazioni diverse.

Ma cosa si nasconde dietro la ben nota storia di questo prestigioso amar? Scopriamo alcune curiositàsu questo prodotto made in Italy dal sapore così squisitamente internazionale.

Il viaggio dei tre sorsi

Per degustare al meglio Fernet-Branca l’approccio corretto è quello dei tre sorsi, che permette di cogliere tutte le sfumature e la complessità che l’amaro ha da offrire. Il primo sorso rapisce, il secondo avvolge e il terzo rivela la sua più intima e profonda identità.

La ricetta segreta

Tramandata di padre in figlio, rimanendo sempre rigorosamente in famiglia, della formula segreta dell’amaro sono noti solo alcuni ingredientidi una ricetta più complessa. Erbe, radici e spezie vengono mescolati in unamiscela speciale per ottenere le proprietà benefiche del prodotto e il suo sapore inimitabile,contenente una ridotta quantità di zucchero. Le 27 erbe che contiene provengono da quattro continenti: lo zafferano proviene dal Sud Africa, il rabarbaro dalla Cina, laGenziana dalla Francia, la Galanga dall’India o dallo Sri Lanka, la Camomilla dall’Italia o dall’Argentina.

Infusione e maturazione

Una volta portate in fabbrica le erbe subiscono due processi: quelle come mirra e camomilla vengono portate a ebollizione e lasciate sedimentare un mese, mentre le radici e le altre erbe destinate all’infusione a freddo vengono immerse in alcol o soluzione idroalcolica e quindi centrifugate. Le infusioni a caldo e a freddo vengono mescolate in un grande serbatoio dove vengono lasciate riposare per altri 20 giorni. Il prodotto semilavorato viene quindi postoa maturare per almeno un anno in botti di roverefino a quando tutti gli ingredientinon si saranno amalgamati e la miscelaadeguatamente maturata.

Il viaggio in Argentina

Iniziamo subito col dire che l’Argentina è l’unico paese, eccetto l’Italia, in cui si produce Fernet- Branca. Ma non solo: il paese sudamericano è anche l’unico al mondo in cui l’amaro supera i numeri del proprio paese di origine. Sicuramente la predilezione degli argentini per i gusti amari ha aiutato, ma è da ricercarsi nella forte immigrazione italiana la vera ragione. Dal consumo personale, che veniva fatto in origine sfruttando il distillato per le sue proprietà digestive, all’importazione vera e propria il passo fu breve.

Il vero valore sono le persone

Uno dei motivi per cui il Fernet-Branca è tanto amato, al di là del suo innegabile gusto, è la capacità di legare generazioni e persone. Pensiamo alla comunità dei Bartender: le iniziative realizzate dalle Distillerie Fratelli Branca, come i Barback games o le Coin Fernet-Branca, che permettono di sentire viva e forte l’appartenenza ad una grande famiglia ne sono forse l’esempio più concreto. Così come lo è la passione dei tanti mixologist che, con passione e dedizione, continuano incessantemente a sperimentare sapori per dare al Fernet-Branca modo di raggiungere i gusti dei palati più sopraffini.

Queste sono naturalmente solo alcune curiosità che si celano dietro l’amaro di Milano: 177 anni di storia e tradizione, specie se in continuo fermento, sono davvero tanti da raccontare. Il modo più bello per scoprire Fernet-Branca è sedersi e assaporarlo, in una qualunque delle sue molteplici forme.

Redazione

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