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Andrea Bocelli si commuove tra le Mura di Gerusalemme

Gerusalemme la Bella. Così viene definita questa straordinaria città in un passo del Talmud (Kiddushìn 49b) e Gerusalemme riesce sempre a stupire, per la sua storia e per le scoperte di ogni tipologia che emergono dalle sue pietre o dai luoghi più nascosti. Da un luogo di grande fascino, le grotte di Qumran, sono emersi gli ormai leggendari Rotoli del Mar Morto, in parte conservati all’interno dello Shrine of Book di Gerusalemme, il Museo del Tempio del Libro.

Proprio limitatamente a questa eccellenza, i Rotoli di Qumran appunto, la Biblioteca Nazionale di Israele ha pubblcato, in occasione della festa di Shavuot dello scrorso 4 giugno, una serie di videoclip dalla sua collezione giudaica rinomata a livello mondiale. Estremamente delicati, i rotoli della Torah non sono generalmente disponibili per la visione pubblica e sono stati portati fuori dai caveau della NLI solo per pochi minuti per essere filmati e fotografati, con l’approvazione e la supervisione di esperti di conservazione.

Gli oggetti presentati includono frammenti di un rotolo della Torah yemenita di 1.000 anni fa che sono stati trovati in una rilegatura, nonché uno dei rotoli della Torah leggibili più piccoli al mondo, che misura solo 6 centimetri (2 1/3 pollici) di altezza. Gli altri due rotoli presenti hanno storie eccezionali alle spalle. Si tratta della “Rhodes Torah” che si ritiene essere stata scritta a tavolino e successivamente portata a Rodi, dove è stata utilizzata per centinaia di anni nella sinagoga Kahal Shalom, oggi la più antica sinagoga della Grecia.

Si credeva che l’ultimo rotolo presente nella serie fosse di proprietà di Saul Wahl, un importante mercante ebreo e consigliere dei reali che, secondo la leggenda, servì come re di Polonia per un solo giorno alla fine del XVI secolo. Il Saul Wahl Torah presenta doghe in avorio e corna e decorate con argento. Inoltre dispone di una propria arca sacra in miniatura, con una porta ricavata da uno scudo della Torah del 17° secolo.

Anche Andrea Bocelli, reduce da un trionfale concerto di Tel Aviv ha voluto visitare Gerusalemme, porre la sua mano sul luogo più santo di Israele, il Qotel, il cosiddetto Muro Occidentale, e provare l’emozione di un viaggio nella Terra e nella Città dove tutto ha avuto inizio. Una grandissima emozione!

Redazione

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