Milano. Fuochi d’artificio illegali: la Lega chiede intervento del sindaco

Basta fuochi d’artificio illegali che disturbano la quiete pubblica, spaventano cani e gatti e creano un inutile surplus di inquinamento. Il tema, viene posto da una mozione presentata dal Capogruppo della Lega in Municipio 4 Paolo Guido Bassi e fa riferimento a un particolare fenomeno che si registra alla sera, con cadenza quasi giornaliera, nel quartiere Forlanini, Mecenate/Ungheria-Salomone, soprattutto nei pressi del grande comprensorio erp delle cosiddette Case Bianche.

“Sul perché quasi ogni sera si vedano e sentano fuochi d’artificio da queste parti – racconta il Vice Commissario milanese del partito di Matteo Salvini – non si hanno notizie certe. Circolano varie ipotesi, da feste private della comunità rom a “messaggi” lanciati dagli spacciatori ai pusher. Quello che sappiamo di sicuro – afferma – è che la frequenza di questi fatti desta preoccupazione e disturbo ai residenti, soprattutto per chi ha cani e gatti, notoriamente sensibili al rumore dei botti”. Le segnalazioni alla Polizia Locale da parte dei cittadini, non sono mancate, ma il fenomeno non ha accennato a diminuire. Riteniamo, prosegue Bassi, “sia una questione da affrontare e da non derubricare a curiosità o fenomeno di costume. Per questo, riteniamo che il sindaco dovrebbe pensare ad emanare un’ordinanza per l’area in oggetto atta a vietare di detenere, cedere o ricevere a qualsiasi titolo, introdurre e usare fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e simili artifici pirotecnici e in genere artifici contenenti miscele detonanti ed esplodenti”.

Nel suo documento, l’esponente leghista ricorda che nel luglio 2019 Sala firmò un’ordinanza relativa alla zona Darsena dove, fra le altre cose, ordinava questa limitazione. “Senza andare a citare le ordinanze emanate più volte per i periodi di Capodanno – fa presente Bassi – abbiamo un precedente di intervento circoscritto a un’area ben definita della città. Crediamo – prosegue – possa essere un provvedimento che darebbe più forza alle autorità di pubblica sicurezza, oltre a rispondere alle lamentele dei cittadini. Bisogna inoltre ricordare – aggiunge Bassi – che petardi e affini, sono un tipo di materiale pericoloso sia per chi lo uso sia per terzi. Ci sono norme che riguardano la produzione, la detenzione e l’uso, che andrebbero verificate al fine di scongiurare danni che potrebbero essere anche gravi”.   

Redazione

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