Economia

Gli agricoltori pugliesi penalizzati per la questione idrica e i patti con la Basilicata

Taranto – La CIA Agricoltori Italiani Area Due Mari Taranto e Brindisi, attraverso una lettera ufficiale, ha chiesto al Prefetto di Taranto Martino Demetrio e al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, nonché Assessore alle Risorse Agroalimentari, di intervenire sulla questione distribuzione volumi di acqua dalla Basilicata alla Puglia.

La sollecitazione fatta dalla CIA il 19 maggio 2020 non ha sortito gli effetti sperati. Si chiede un autorevole intervento affinché vengano rivisti i volumi di acqua assegnati alla Puglia dalla diga di Monte Cotugno e dalla Diga di San Giuliano, tenuto conto che nei mesi di maggio e giugno i quantitativi di acqua presenti nelle predette dighe della Basilicata sono aumentati a seguito delle piogge e dei minori attingimenti.

Infatti, alla data del 18 giugno negli invasi della Basilicata erano presenti 175.788.000 metri cubi utilizzabili per la Diga di Monte Cotugno e 54.100.555 metri cubi utilizzabili per la Diga di San Giuliano.

Per la diga di San Giuliano, di cui la Puglia è comproprietaria al 50%, accade che in teoria l’utilizzo della risorsa idrica dovrebbe essere a metà fra le due regioni, di fatto prima della derivazione di San Marco la Basilicata già attinge acqua che va a finire in cinque vasche e successivamente avviene la suddivisione al 50%, da ciò emerge che la Basilicata preleva acqua intorno al 70% e la Puglia al 30%, pur suddividendo le spese di gestione della diga al 50%.

Cia Due Mari chiede alle istituzioni e alle autorità competenti di far rispettare il corretto utilizzo della risorsa idrica al 50% fra le due regioni per la diga di San Giuliano ed inoltre, pur considerando il minimo vitale che deve restare nelle dighe, non si giustifica affatto la riduzione al 25% proposta per entrambe le dighe.

Tale riduzione tende a penalizzare principalmente la Puglia, in quanto la Basilicata utilizza l’acqua delle dighe già nel mese di gennaio/febbraio.

Con la riduzione proposta vi è l’impossibilità di consentire la regolare irrigazione delle colture con turnazione ogni 10 giorni e per questo il Consorzio Stornara e Tara di Taranto ha già paventato lo spostamento dei turni ogni 15 giorni.

L’irrigazione delle colture ogni 10/12 giorni in piena stagione con temperature fino a 40° determinerà stress idrici sulle piante e perdita delle produzioni.

Peraltro, tale situazione si innesta in un quadro negativo di crisi del settore agricolo e non è escluso che nelle prossime settimane potrebbero determinarsi problemi di ordine pubblico. Cia Due Mari confida in una nuova rideterminazione del volumi di acqua da assegnare alla Puglia per le prossime settimane dalla Diga di Monte Cotugno e dalla Diga di San Giuliano.

Franco Gigante

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