Covid-19: possibilità di uscita per persone con autismo nel rispetto delle misure

Per le persone con disturbi dello spettro autistico, grave disabilità intellettiva, o problematiche psichiatriche e comportamentali a elevata necessità di supporto, sono possibili eventuali uscite dall’ambiente domestico nei casi in cui siano indispensabile azione di prevenzione e gestione delle crisi comportamentali connesse alle relative condizioni psicopatologiche. Il chiarimento interpretativo delle disposizioni di contrasto al COVID-19, fornito dalla Regione Lazio su richiesta dell’assessore alla Persona, Scuola e Comunità Solidale di Roma Capitale Veronica Mammì, è già stato comunicato alla Polizia Locale e ai Municipi.

Le uscite sono possibili nei casi strettamente necessari, restando nei dintorni di casa, rispettando le regole di distanziamento sociale per prevenire il contagio del virus. L’esigenza di uscire deve essere autocertificata, come negli altri casi previsti dalla legge. L’accompagnatore dovrà quindi portare con sé il modulo predisposto dal Ministero dell’Interno, indicando quale sia la ragione di ‘necessità’ dello spostamento, a piedi o con mezzo privato. È consigliabile poter esibire anche il certificato attestante la condizione di disabilità rilasciato dal proprio medico curante o dalla struttura che segue l’assistito.

“Quando è iniziata questa emergenza il pensiero è andato subito ai cittadini più fragili e alle loro famiglie. Alla difficoltà che, tanto più per loro, avrebbero comportato le misure di prevenzione in campo. Per i bambini con disturbi dello spettro autistico, grave disabilità intellettiva, o problematiche psichiatriche e comportamentali a elevata necessità di supporto, il solo uscire di casa può rappresentare un’esigenza vitale molto più di quello che può essere per altre persone. Per questo ho chiesto subito un chiarimento alla Regione Lazio, sensibilizzando affinché intervenisse per sua competenza su questa esigenza. Sono felice del chiarimento sopraggiunto. Il lavoro per i più fragili è incessante”, dichiara l’assessore alla Persona, Scuola e Comunità Solidale di Roma Capitale Veronica Mammì.

“Un traguardo importante in questa fase difficile. Ringrazio le consulte municipali sui diritti delle persone con disabilità che per prime hanno segnalato queste necessità delle famiglie e delle persone con problemi così specifici. Allo studio abbiamo altri interventi per la vita, oggi ancora più complicata, delle persone con disabilità”, dichiara il delegato della Sindaco all’Accessibilità Universale Andrea Venuto.

Redazione

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