Pianificazione e consumo di suolo: in Toscana bilancio positivo

Positivo e confortante è lo stato della pianificazione e del consumo di suolo in Toscana. E’ quanto emerge dall’ultimo Rapporto di monitoraggio degli strumenti della pianificazione territoriale e urbanistica, giunto alla sua quarta edizione, che valuta l’efficacia della legge 65 di governo del territorio e del PIT-Piano paesaggistico regionale. “Il rapporto – dice l’assessore Ceccarelli – dà conto del lavoro fatto dalla Regione e dalle amministrazioni locali in questi anni. Un impegno che ha consentito di tradurre la tanta evocata riduzione del consumo di suolo in realtà incentivando tutte quelle procedure che permettono il riuso. Questi dati confermano che la direzione intrapresa è quella giusta e che la collaborazione tra enti può portare ottimi risultati”. Redatto dall’Osservatorio paritetico della pianificazione e dagli uffici regionali e oggetto della comunicazione annuale alla Giunta e al Consiglio regionale da parte dell’assessore Vincenzo Ceccarelli, il Rapporto di monitoraggio 2019 utilizza 5 indicatori: – stato della pianificazione – consumo di suolo – presenza ed efficacia negli strumenti della pianificazione di disposizioni normative per la conformazione al PIT-PPR – funzionalità degli strumenti e dei procedimenti previsti dalla l.r.65 – effetti delle prescrizioni del PIT-PPR sulle condizioni economiche ed occupazionali delle aziende impegnate nelle attività estrattive nelle Alpi Apuane, nelle attività agricole, turistico balneari, vivaistiche e florovivaistiche, di itticoltura. Stato di pianificazione – Il tasso di rinnovamento della pianificazione toscana ha raggiunto, negli ultimi 3 anni, il 94% dei Comuni. I nuovi Piani Strutturali ed Operativi redatti ai sensi della L.R.65/2014 in regime ordinario sono dotati di dimensionamenti significativamente ridotti rispetto alla pianificazione redatta ai sensi della legislazione previgente. Consumo di suolo – Ulteriormente incoraggiante è il rapporto tra il riuso e il totale del dimensionamento che raggiunge circa il 40%. Oltre a quello giuridico anche il consumo di suolo effettivo è in costante contrazione e, peraltro, rispetto all’impermeabilizzazione misurata da ISPRA nel 2019, solo il 16% dei 228 ettari ha riguardato trasformazioni irreversibili del suolo. Le conferenze paesaggistiche continuano a conformare i piani comunali toscani, mentre anche i piani e le politiche di settore regionali approcciano la problematica del paesaggio e della conformazione al PIT-PPR. Il finanziamento della pianificazione d’area vasta (tra PTC e PSI), inoltre, ha portato ad avviare il rinnovo dei propri strumenti tutte le Province e la Città Metropolitana di Firenze e ben 168 Comuni ad elaborare 47 Piani Strutturali Intercomunali.

Redazione

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