Terremoto politico a Londra. Il parlamento del Regno Unito ha votato a favore di un emendamento per rinviare il voto decisivo sull’accordo raggiunto dal governo britannico con l’Unione Europea su Brexit. Il voto è stato una pesante sconfitta per il governo e per il primo ministro Boris Johnson, che ha deciso di rinunciare al voto finale sulla mozione che era in discussione, rimandando quindi il voto sull’accordo vero e proprio. L’emendamento, proposto da parlamentari di tutti i partiti, è stato approvato con 322 voti a favore e 306 contrari. Cosa succederà ora? In base ad una precedente mozione approvata dal parlamento – il cosiddetto Benn Act – Johnson dovrebbe chiedere un rinvio di Brexit, dato che il parlamento non ha votato a favore di un nuovo accordo o a favore di una Brexit senza accordo (no deal) entro il limite del 19 ottobre. Poco dopo l’approvazione dell’emendamento, il governo ha però fatto sapere di non avere intenzione di chiedere il rinvio e Johnson in Parlamento ha detto che intende sottoporre l’accordo a un nuovo voto. Poco dopo, Jacob Rees-Mogg, il membro del governo che si occupa di organizzare i lavori parlamentari (convinto sostenitore di Brexit) ha annunciato che lunedì ci sarà un nuovo voto sull’accordo.
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