Pisa. Sequestro del carbonio per contrastare il riscaldamento globale

A Pisa il workshop internazionale promosso dalla Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana, dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa, dall’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna. “Sequestro del carbonio” negli ecosistemi agricoli e forestali per contrastare il riscaldamento globale: richiesti studi di lungo termine anche attraverso consorzi internazionali. Il “sequestro del carbonio” può contribuire a ridurre il riscaldamento globale e, di conseguenza, la quantità di gas ad effetto serra emessi nell’atmosfera. Per approfondire il legame tra “sequestro del carbonio e sistemi produttivi agricoli”, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ha ospitato ieri la conferenza internazionale “Carbon Sequestration in Horticultural Crops” organizzata come evento di alta formazione dalla Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana, dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa e dall’Istituto di Scienze della Vita della stessa Scuola Superiore Sant’Anna, con la partecipazione di studenti di dottorato, assegnisti e giovani ricercatori provenienti da varie sedi universitarie e di ricerca italiane ed europee. “La conferenza ha dimostrato l’importanza del suolo come sito di stoccaggio del carbonio atmosferico, indipendentemente dalla copertura vegetale, così come il ruolo attivo nel ‘sequestro del carbonio’ che le più importanti colture frutticole (olivo, vite, melo) svolgono negli areali Mediterranei”, sottolinea Riccardo Gucci, docente del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa. “E’ anche emerso come l’evoluzione delle tecnologie e delle metodologie sperimentali nel corso degli ultimi decenni sia stata fondamentale per giungere a stime realistiche del bilancio del carbonio e di altri gas serra anche in funzione della variabilità ambientale, che rimane uno degli elementi di complessità per i ricercatori”, aggiunge Luca Sebastiani, direttore dell’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna. Sebastiani e Gucci sottolineano anche l’importanza, confermata dalla conferenza Internazionale, di studi di lungo termine su questi temi ambientali, da affrontare anche attraverso la creazione di consorzi internazionali per poter mantenere nel tempo gli esperimenti, offrendo così risposte attendibili a livello globale.

Redazione

Recent Posts

Seconda edizione del Premio Luciano Calanchi e Adriano Turrini: candidature fino al 15 settembre

È aperta la seconda edizione del Premio "Luciano Calanchi e Adriano Turrini", promosso da Legacoop…

2 ore ago

Sono qui a scriverti, da fauno a metà

Sono qui a scriverti, da fauno a metà   Di Vincenzo Calafiore 03 Maggio 2024…

6 ore ago

Hub Affiliations: Risultati Straordinari nel Primo Quadrimestre 2024

Il leader nel settore dell'affiliazione, Hub Affiliations, continua a guidare l'innovazione nel marketing online con…

7 ore ago

Angelina Mango tra le favorite per l’Eurovision Song Contest 2024?

La talentuosa artista lucana Angelina Mango punta a conquistare L'Europa. La vincitrice del Festival di…

7 ore ago

Castellani Shop: sinonimo di qualità e funzionalità nell’arredo professionale

In un settore caratterizzato da un’offerta vasta e diversificata, Castellani .it Srl si distingue come…

11 ore ago

Ministero All’ambiente, il Sindaco di Crotone Enzo Voce ha ribadito: i miei cittadini non vogliono una bonifica al ribasso.

Alla conferenza istruttoria che si è tenuta questa mattina presso il Ministero dell’Ambiente per discutere…

11 ore ago