Categories: CronacaToscana

Caporalato in Toscana. Recuperati o sospesi contributi per oltre 92 mila euro

Per due aziende sono state avviate le procedure di recupero dei contributi a suo tempo erogati – pari a 80 mila euro – dopo la condanna per reati connessi al caporalato e alle norme in materia di immigrazione. Ad altre due imprese, coinvolte in inchieste per omicidio colposo per violazione delle norme sulla sicurezza del lavoro e per lesioni personali gravissime per violazione delle norme sulla sicurezza del lavoro, è stata sospesa l’erogazione dei contributi assegnati, pari complessivamente ad oltre 12 mila euro. “La decisione adottata nel 2016 dalla giunta per il contrasto al caporalato – sottolinea il presidente della Regione Enrico Rossi – ha già avuto, come si vede, i suoi effetti. Funziona per le nuove imprese che fanno domande di contributi, e alle quali viene negato l’accesso alla richiesta se queste hanno riportato condanne definitive, e per le imprese che dopo aver superato l’istruttoria del pagamento sono interessate da procedimenti giudiziari in corso. Gli uffici regionali vigilano costantemente e con attenzione e per questo li ringrazio: sui diritti dei lavoratori e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro non faremo mai sconti”. “Oggi stesso – annuncia poi il presidente – abbiamo richiesto con una lettera agli organi inquirenti di fornirci i nominativi delle aziende coinvolte nelle ultime inchieste, in modo da sospendere eventuali contributi regionali o richiederne la restituzione. Si tratta di una procedura – rivendica il presidente – non prevista dalla legge nazionale contro il caporalato, ma che risulta particolarmente efficace per combattere lo sfruttamento brutale in agricoltura e tutelare l’attività economica impedendo che le attività illegali da parte di imprese inquinate possano danneggiare la maggioranza delle altre aziende che sono sane. È degno di nota – prosegue – che i recuperi siano stati attivati verso casi di caporalato e la sospensione sia stata attività a seguito dell’accertamento di pesanti reati come l’omicidio colposo e violenze gravissime. Penalizzare le imprese criminali è un dovere delle istituzioni che risponde al comune senso di giustizia e per questo scriverò al ministro dell’agricoltura Centinaio affinché questa buona pratica della Toscana, che per ora mi risulta essere la sola in Italia, sia adottata sul piano nazionale con un provvedimento governativo. Interesserò al tema anche le commissioni parlamentari affinché anche esse possano attivarsi. Colpire negli interessi economici chi delinque e non rispetta le persone e le leggi – conclude Rossi – è il modo migliore per tutelare le aziende sane e corrette e per valorizzare il lavoro delle forze dell’ordine e delle autorità inquirenti”.

Redazione

Recent Posts

Razze autoctone: un bando pluriennale per gli allevatori toscani

Più risorse e sostegno agli allevatori. Arriva un bando pluriennale 2024 e 2025 che sostiene…

3 ore ago

Billy Cobham: l’icona mondiale della batteria e del jazz compie oggi 80 anni

Billy Cobham, icona della batteria e leggenda indiscussa del jazz, oggi compie 80 anni. Dal…

7 ore ago

Lingua friulana: la parlano attivamente 444 mila persone

La lingua friulana è oggi parlata attivamente da 444.000 persone (corrispondente a oltre metà della popolazione residente nei Comuni…

8 ore ago

Anzola dell’Emilia. Vigili Urbani: l’ex comandante Giampiero Gualandi ha ucciso la collega Sofia Stefani

Dramma giovedì pomeriggio poco dopo le 16 nel Comando della polizia locale di Anzola dell’Emilia…

9 ore ago

Elezioni europee. Il silenzio elettorale scatta da mezzanotte di venerdì 7 giugno

Iniziato il conto alla rovescia verso il voto. Il silenzio elettorale per le elezioni europee…

10 ore ago

“L’Odore del Mare” il nuovo singolo di Syrio

Dal 17 maggio 2024 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “L’Odore del…

10 ore ago