Roma. Si conclude Vinòforum 2018 tra successi e un velo di tristezza…

Altro scacco matto per Vinoforum 2018. La manifestazione ormai collaudata, ogni anno raggiunge obiettivi maggiori e rende migliori i successivi. Tante le presenze e soprattutto gli ospiti di eccezione tra cui gli chef. Cooking show, degustazioni di vino, hanno allietato per oltre una settimana i fortunati avventori. Tra le novità è emersa Simona Cognoli  conosciuta ormai da tempo nel settore dell’oro verde. La giovane donna assieme Vinoforum Academy ha organizzato dei veri e propri appuntamenti per incontrare, conoscere e assaggiare olio. Il settore non è ancora pubblicizzato come dovrebbe, sebbene tra le piante più diffuse dello Stivale ci sia proprio l’ulivo legato, un tempo, al culto di Atena e coltivato in Italia, si pensa, grazie ai Greci antichi. Tra le scoperte più interessanti OlioCru a nord del lago di Garda. Giovane azienda che utilizza il frutto dell’albero in modi disparati, tra i più particolari spicca la produzione di farina. Altra novità The  Night Dinner , eventi esclusivi che hanno visto grandi nomi della cucina abbinare le proprie creazioni al nettare di Bacco. Per l’occasione, infatti, ogni chef ha guidato i presenti in gustosi viaggi nel tempo, nel proprio passato, presente e futuro gastronomico, riflettendo sui sapori contemporanei e cercando di immaginare come saranno quelli degli anni a venire, citando il capolavoro di Vittorio De Sica, ‘Ieri, oggi, domani’. Tra i creatori del gusto emergono Andrea Di Raimo del ristorante Ercoli 1928 che ha spopolato con  Linguine colatura di alici, Burrata d’Andria, pomodoro pugliese, olive taggiasche o con la  Frisella, Capocollo di Martina Franca e fichi. Daniele Mangiaracina, invece,  alla guida di Sughero, che per la serata ha duettato con i vini targati Jermann ha realizzato pietanze come Minestra estiva di tenerumi e cozze di Taranto  e con  Triglia al finocchietto con crema di mandorle e cipolline (Mandorla di Toritto varietà Filippo Cea, Cipolle di Acquaviva Presidio Slow Food)… Pensando alle prelibatezze nostrane, non è possibile non concludere con un pensiero rivolto alla promessa dei fornelli Alessandro Narducci di origine calabrese che ci ha lasciati prematuramente proprio dopo una delle sue affollate serate al Vinoforum. Ciao Alessandro. Forse anche gli angeli che dall’alto annusavano i tuoi piatti provavano nel loro aspetto, rimasto umano, un po’ di invidia per noi…

Redazione

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