Il caso Gurtel segna la fine di Mariano Rajoy. Lo scandalo di fondi neri e mazzette del partito popolare, sta creando un terremoto politico che potrebbe costringere il premier alle dimissioni. I socialisti hanno appena deciso di presentare la “mozione di censura” contro il Governo spagnolo che verrà discussa e votata nei prossimi giorni. Decisiva la scelta di Ciudadanos, il partito centrista di Albert Rivera, che sostiene dall’esterno il governo Rajoy, ma ora chiede elezioni anticipate. Il processo del caso Gurtel si è chiuso con una raffica di condanne pesantissime, tra cui quella contro l’ex tesoriere del partito di Rajoy, Luis Barcenas. Secondo i giudici, inoltre, la testimonianza di Rajoy al processo, quando negò l’esistenza di una cassa segreta del partito dove passavano i fondi neri, “non era credibile”. Nel sistema costituzionale della Spagna, la mozione di sfiducia nel momento in cui viene approvata provoca che “il capo dell’opposizione”, adesso è Pedro Sanchez del Psoe, diventa in automatico nuovo premier e forma un nuovo governo. Mentre i socialisti presentano la “sfiducia”, Ciudadanos chiede elezioni anticipate. Votare “sì” alla mozione socialista vorrebbe dire per Ciudadanos aprire la strada ad un governo Psoe/Podemos fino alla fine della legislatura nel 2020. Albert Rivera invece vuole tenersi le mani libere visto che nei sondaggi è il suo partito quello che potrebbe avere la maggioranza relativa se si votasse subito.
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