Un omicidio per futili motivi. Alla base del delitto di Buonabitacolo la volontà di entrare in possesso di un modesto quantitativo di sostanza stupefacente, della marijuana, nella disponibilità della vittima. Dopo l’efferato delitto, Karol Lapenta ha trascinato per 50 metri il corpo esanime del malcapitato, poi gettandolo da un dislivello di circa 5 metri, sul greto del corso d’acqua dove poi è stato rinvenuto. I militari hanno sottoposto inoltre a sequestro l’arma del delitto.
Il polacco di 18 anni è un incensurato, apprendista macellaio. Karol Lapenta è accusato di omicidio volontario con occultamento di cadavere, pluriaggravato dai futili motivi e crudeltà e della rapina aggravata consumati in danno di Antonio Alexander Pascuzzo, coetaneo scomparso il 6 aprile scorso, dopo essersi allontanato dalla propria abitazione. Sabato pomeriggio il cadavere di Pascuzzo é stato trovato in avanzato stato di decomposizione, con 7 fendenti letali nella zona toracica e dorsale.
Il polacco, anche a seguito dell’interrogatorio, ha ammesso le proprie responsabilità. Ha ucciso mediante un coltello, al fine di impossessarsi di un modesto quantitativo di marijuana. Poi ha trascinato, per circa 50 metri il corpo esanime del malcapitato, successivamente gettandolo da un dislivello di circa 5 metri. Adesso si trova nel carcere di Potenza.
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