Taser a Milano, Brindisi, Caserta, Catania, Padova e Reggio Emilia

Rivoluzione in Italia. Disco verde per l’impiego del taser. La sperimentazione della pistola elettrica (per immobilizzare le persone con una scossa), alternativa al manganello e alle armi da fuoco, parte da Milano, Brindisi, Caserta, Catania, Padova e Reggio Emilia.

La circolare firmata dal capo della direzione anticrimine è partita il 20 marzo. Appena i poliziotti avranno misurato gli effetti del dispositivo e soprattutto testato l’utilizzo si andrà a regime in tutta Italia. Una procedura che coinvolge anche i Carabinieri.

Il modello impiegato

Il taser di dotazione è l’X2 con scarica elettrica ad intensità regolare con durata controllata di 5 secondi. Il sistema di mira è con doppio puntatore laser, uno per ogni dardo. La pistola italiana ha la possibilità di colpire il bersaglio fino a 7 metri di distanza. C’è anche un colpo di riserva, quindi se si dovesse mancare il bersaglio sarà possibile sparare nuovamente senza dover per forza caricare il taser manualmente.

In più ogni operatore avrà sulla propria divisa una particolare telecamera a colori ad alta definizione (munita anche di visione notturna) che si accende automaticamente non appena viene tolta la sicura dell’arma, così da controllarne l’operato.

Taser: come verrà usato

La richiesta di utilizzare il taser era stata presentata dagli agenti per evitare colluttazioni con i fermati. Sono stati fatti numerosi incontri con i funzionari al vertice del dipartimento guidati dal capo della polizia Franco Gabrielli che lo hanno ritenuto uno strumento efficace per ridurre gli interventi corpo a corpo, ma anche per fronteggiare le aggressioni in cui ogni giorno vengono coinvolti poliziotti, carabinieri e militari. Non a caso sono state studiate le linee guida che tutti dovranno seguire e soprattutto si è decisa la sperimentazione.

La circolare diramata il 20 marzo scorso dal prefetto Vittorio Rizzi, conferma gli accordi presi e indica alla direzione logistica e all’ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle forze dell’ordine la decisione di procedere. La scelta delle Questure prevede di sperimentare la nuova arma in realtà diverse che comprendono città caratterizzate dalla delinquenza di tipo comune, ma anche quelle del Sud dove più alta è invece l’incidenza della criminalità organizzata.

Redazione

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