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Salute e qualità dell’aria: al via il progetto europeo Awair

È ufficialmente partito in questi giorni, al Campus Scienze e tecnologie dell’Università di Parma, il progetto di ricerca Europeo AWAIR per definire metodi e strategie allo scopo di monitorare e contrastare gli eventi critici ed estremi di inquinamento atmosferico.

Un progetto finanziato da Interreg e coordinato da ARPAE – Emilia Romagna. Come partner italiani, Comune di Parma e Consorzio CINSA (Consorzio Interuniversitario Nazionale per le Scienze Ambientali).

L’Università di Parma è coinvolta con l’Unità locale del Consorzio CINSA, responsabile delle attività di comunicazione e divulgazione. Tra i partecipanti, ci sono anche tre enti: l’Associazione per l’Aiuto ai Giovani Diabetici, l’Azienda Sanitaria Locale di Parma e il Centro di Etica Ambientale.

Importante e coinvolgente il progetto. I numeri dicono infatti che molti casi di malattia, e anche di decessi, dipendono dagli inquinanti atmosferici. Da qui, la necessità di superare le abituali misure con cui si cerca di limitare l’esposizione dei cittadini. Per questo motivo è importante avere coinvolto anche altri paesi europei per concentrare le attività di ricerca su aree in cui ogni inverno si verificano gli episodi di inquinamento estremo, quelli che si associano al blocco del traffico, o alle limitazioni nell’uso del riscaldamento.

Oltre a Parma, partecipano le aree cittadine e le municipalità di Budapest (Ungheria), Graz (Austria) e Katowice (Polonia), e l’ente di ricerca Helmholtz Zentrum di Monaco (Germania).  Il progetto vuole dunque mettere a punto nuovi metodi di monitoraggio, e nuovi indicatori che sappiano dire se le misure prese dagli amministratori locali sono efficaci in materia di riduzione delle emissioni di inquinanti. Inoltre, si farà attenzione alle fasce più vulnerabili della popolazione, per assicurare che siano proprio loro ad essere protette.  Nei prossimi tre anni, si scoprirà dunque se il gruppo di otto istituti ed enti che si è riunito sotto la guida di ARPAE sarà riuscito nell’intento.

Intanto, il problema dell’inquinamento è sempre presente. Basti pensare che Parma, come altre province dell’Emilia-Romagna, ha recentemente superato i limiti di sforamento dell’ozono. Un fenomeno che può causare irritazione agli occhi e alla gola, tosse, peggioramenti di asma ed altre patologie respiratorie nei soggetti a rischio. Tante aziende lavorano oggi per combattere il fenomeno dell’inquinamento, come il gigante Decathlon specializzato in articoli sportivi.

Da Decathlon, ad esempio, è possibile acquistare i filtri per mascherina protettiva, ideali per aiutare i ciclisti a proteggersi proprio dall’inquinamento, dalle polveri sottili e dagli odori fastidiosi durante gli spostamenti.

Concludiamo l’articolo lasciando a vostra disposizione due utili link:

Decathlon Parma: il negozio Decathlon del Parma Retail.

Redazione

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