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Conto Deposito: Cos’è e come aprirlo

Quando si parla di Conto Deposito s’intende un prodotto finanziario molto simile a un normale conto corrente. La finalità principale del Conto Deposito è quella di effettuare il rendimento della liquidità depositata, ottenendo degli interessi superiori rispetto a quelli che vigono su un conto corrente normale, in relazione ai soldi investiti.   Il Conto Deposito può essere libero o vincolato, ma generalmente in un certo lasso di tempo una qualsiasi somma di denaro depositata produce una remunerazione che dipende dalla quantità di soldi depositati e dal tasso. Il Conto Deposito Libero può essere chiuso in un qualsiasi momento e permette di prelevare o versarci del denaro liberamente, tanto che è possibile depositarci anche delle somme minime. Il suo rendimento, pur essendo inferiore al Conto Deposito Vincolato, è superiore al conto corrente normale.   Il Conto Deposito Vincolato, d’altra parte, non permette di prelevare la somma depositata per poter usufruire degli interessi, ma i tassi sono più alti rispetto al primo caso. La somma di denaro necessaria alla sua apertura varia: dai 1.000/2.000 euro all’insù. I clienti possono scegliere una o l’altra opzione di risparmio a seconda del caso.   I soldi che si possono guadagnare da un Conto Deposito possono essere facilmente reinvestiti in un’altra attività. Si tratta, perciò, di un ottimo modo per produrre del denaro correndo i minimi rischi. Il Conto Deposito è nominativo e viene garantito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, cioè un vero e proprio consorzio riconosciuto dalla Banca d’Italia. Grazie a questo Fondo il cliente potrà essere indennizzato fino a un massimo di cento mila euro.   La procedura di apertura di un Conto Deposito è molto rapida, gratuita e semplice. In primis bisogna procurarsi una fotocopia dei propri documenti d’identità. Qualora ci fossero dei cointestatari di quel conto bisognerebbe fotocopiare anche i loro documenti. In particolare vanno fotocopiati il codice fiscale, la carta d’identità, il certificato di residenza (che può essere richiesto o no, a seconda dell’istituto di credito) e l’IBAN del conto corrente principale.   Alla banca va richiesto il contratto, da leggere con attenzione prima di apporre la firma sul foglio. Una volta letto e firmato il contratto bisogna consegnarlo alla banca e versare i soldi. In alcuni casi tutto ciò è possibile per mezzo dell’online banking, un’opzione presa in considerazione da moltissimi istituti di credito. In questo caso la stessa procedura va svolta online. Si evitano le lunghe attese allo sportello e le varie perdite di tempo. Il tutto risulta più facile, automatizzato e comodo.

Redazione

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