Riduzione dei costi. Ottimizzazione. Miglioramenti dei servizi. Il settore bancario deve rifondarsi in Italia. Meno sportelli e meno personale. Più tecnologia e servizi competitivi. Le ristrutturazioni passano attraverso la “mannaia” e inevitabilmente comportano un taglio occupazionale. Dopo l’annuncio di ieri di Mps, arriva quello della Popolare di Vicenza. “Dobbiamo convincere le organizzazioni sindacali che abbiamo questi esuberi, per i quali dobbiamo trovare una soluzione. E’ un numero importante: 1.300-1.500″. Così il presidente Gianni Mion. “E’ un esubero strutturale, non è temporaneo. Non possiamo aspettare”.
“Il fondo non basterebbe a coprirli tutti” precisa Mion. “Tutti parlano di fiducia, ci vorrà tempo per recuperarla e quindi speriamo nel piano – ha spiegato – Nel piano capiremo quali sono i fabbisogni, cosa può fare Atlante, cosa possono fare altri soci”.
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