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Israele, nuovo incubatore per le startup nel settore della cannabis terapeutica

Israele è da sempre una delle nazioni più interessate, a studiare gli effetti che la marijuana ha sull’uomo nel settore medico. Le idonee condizioni climatiche di questa nazione e la presenza di una serie di aziende farmaceutiche dotate di laboratori all’avanguardia hanno permesso a questa nazione di fare passi in avanti.

Ora, grazie a un’idea di Saul Kaye è stato fondato un incubatore di startup che si chiama #Israel Cannabis che si appresta a fornire supporto e finanziamenti per le nuove aziende che vogliono sviluppare progetti terapeutici con la cannabis.

Le aziende agroalimentari in Israele, grazie a una serie di politiche d’investimento dedite a incrementare il livello tecnologico in questo campo, si trovano in netto vantaggio sul resto del mondo. Ora, grazie a questo nuovo incubatore molte aziende potranno avere sostegno economico e tecnologico per progredire nella coltivazione e nella sperimentazione.

Tra i primi progetti presentati al neo incubatore, quello di un sistema idroponico che promette una produzione più veloce con consumi ridotti, è sicuramente tra quelli con le migliori possibilità di diventare realtà. Da quando sono state aperte le candidature, molte startup da ogni parte del mondo hanno deciso d’inviare la propria candidatura.

Cannabis terapeutica come punto di partenza

Le idee dell’imprenditore israeliano Saul Kaye sono molto chiare “La cannabis a scopo terapeutico nei prossimi anni diventerà una realtà per molte nazioni. Negli ultimi 5 anni, sempre più governi stanno varando una serie di leggi e riforme sull’utilizzo della cannabis a scopo personale. Da droga illegale, può diventare un’alternativa a molte medicine tradizionali di natura chimica.

Saul, che può contare su una nazione tecnologicamente avanzata vuole introdursi e diventare leader di mercato nella produzione e commercializzazione di marijuana a scopo terapeutico. Inoltre, nell’imminente futuro l’imprenditore israeliano non si pone vincoli nell’allargare la produzione di marijuana anche per scopi ricreativi.

Secondo le stime di Kaye, la legalizzazione della cannabis per uso terapeutico e ricreativo, può portare nelle casse delle aziende israeliane miliardi di dollari. Il vantaggio tecnologico e di esperienza nella coltivazione della marijuana in Israele, potrebbe far diventare questa nazione uno dei leader mondiali nella coltivazione legale di marijuana.

L’introduzione e la creazione di leggi sempre meno ferree sull’uso di marijuana, in pochi anni potrebbero portare alla sparizione di molte attività criminali dedite alla coltivazione e al commercio di questa sostanza. L’Italia, che proprio in questi mesi sta discutendo in parlamento sull’approvazione di una legge che consente l’uso della marijuana nel settore medico potrebbe diventare da subito uno dei maggiori beneficiari di questo incubatore israeliano.

Redazione

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