I genitori di Sara Frangella, Ida Oliva e Filomena Santoro, le tre giovani vittime del tragico incidente verificatosi nei giorni scorsi sulla SS. 18 “Tirrena Inferiore”, nei pressi di San Lucido, profondamente addolorate e commosse per l’immensa partecipazione e solidarietà manifestate da migliaia di persone e, in particolare, da tantissimi giovani; per l’affetto ed il conforto ricevuti da parenti e amici e per gli innumerevoli attestati di stima ed umana vicinanza giunti da ogni parte della Calabria e anche oltre; per la presenza e la partecipazione sincera, personale ed istituzionale del Presidente della Regione, Mario Oliverio, di diversi consiglieri regionali, provinciali e comunali, di numerose associazioni, dei compagni di scuola, del personale docente e non docente del Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Paola, del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale di San Lucido, dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco, dell’Anas, del “118”, di mons. Francesco Nolè, di mons. Salvatore Nunnari, dei sacerdoti e di tutta la comunità ecclesiale, ringraziano personalmente, tutti ed ognuno, di vero cuore. “Affinchè il sacrificio delle nostre amatissime figlie non sia vano e che il loro ricordo rimanga per sempre vivo nei nostri cuori e nella nostra mente –si legge in una nota congiunta diffusa dalle tre famiglie- chiediamo, in questi giorni di profondo ed inconsolabile dolore, la collaborazione di tutte le persone e le associazioni che ci sono state vicine a fare qualcosa di concreto per migliorare le condizioni della viabilità e della sicurezza stradale della SS 18, ormai diventata, al pari della SS 106, un’altra “strada della morte”. A tutti, e soprattutto a quanti hanno conoscenze e competenze specifiche in materia di sicurezza stradale, chiediamo collaborazione concreta e fattiva per poter avanzare richieste, idee e proposte a quanti sono quotidianamente preposti a garantire questo inalienabile diritto-dovere”. “La tragedia che ha colpito le nostre famiglie, privandoci di tre angeli nel fior fiore della loro giovinezza, che sognavano un futuro ricco di progettualità e speranza –conclude la nota- non dovrà ripetersi mai più. Alla realizzazione di questo obiettivo rivolgeremo tutte le nostre forze e le nostre energie, affinchè altri genitori, altre famiglie non debbano più patire la nostra stessa sofferenza ed il nostro immenso, inconsolabile dolore”.
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