E’ morto da eroe. Ha lasciato aperto il cancello d’ingresso per lasciare una via di fuga ai 35 ragazzi e ai 3 educatori che dormivano nelle stanze del convitto “Mario Pagano”. Ha preso l’estintore per tentare si spegnere l’incendio ma in quel momento è stato fulminato da un infarto prima di arrivare al portone laterale della scuola dove uno o più piromani avevano appiccato il fuoco.
E’ morto così Domenico De Maria, il custode dell’istituto di Piazza Gabriele Pepe. L’uomo di 58 anni, dopo la separazione con la moglie, viveva a San Giovanni in Galdo, alle porte di Campobasso. I soccorritori hanno tentato di rianimarlo praticandogli un massaggio cardiaco per quasi un’ora, ma il suo cuore si è fermato.
Il medico legale, che ha ispezionato il cadavere, ha stabilito che la causa del decesso è stata un arresto cardiocircolatorio. Sarà l’autopsia, già disposta dal magistrato Barbara Lombardi, a escludere altre ipotesi, in particolare se De Maria abbia o meno inalato del fumo.
Ci sarebbe almeno un uomo ripreso dalle numerose telecamere di sorveglianza della zona, comprese quelle dello stesso Convitto, che è stato filmato mentre dava fuoco ai sacchi dell’immondizia e ai cartoni poggiati accanto al portone laterale della scuola, su corso Bucci.
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