Dalle indagini è emerso come gli appartenenti all’associazione operassero anche nel traffico di droga e nel riciclaggio di denaro e favorissero la latitanza dei ricercati.
I summit si tenevano all’interno degli ovili sparsi nelle campagne della provincia di Nuoro. Il blitz ha preso di mira quello che secondo investigatori e inquirenti è il “sancta sanctorum” del crimine sardo. I provvedimenti emessi dalla Dda di Cagliari vanno a colpire la famiglia degli Olianas che, sempre secondo le indagini, da anni si spartirebbe e gestirebbe gli affari criminali sull’Isola.
Nel corso dell’indagine, gli investigatori sono riusciti a documentare la progettazione degli assalti, i sopralluoghi, il furto delle auto per compiere i colpi, il reperimento delle armi e, appunto, le riunioni negli ovili. Tra le azioni realizzate dall’organizzazione e documentate dalle indagini anche l’assalto al caveau di Nuoro, avvenuto nel 2013, che ha fruttato alla banda oltre 6 milioni di euro.
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