Giovanna Leonetti, la donna che ha ucciso la figlia di 7 mesi perché “piangeva e si lamentava” e poi ha tentato il suicidio, era in cura da uno specialista per depressione post partum. Giovanna Leonetti è accusata di avere ucciso la figlioletta Marianna Luberto, di soli 7 mesi, soffocandola con un cuscino a Cosenza.
Dallo scorso mese di settembre, dopo un mese dalla nascita della bambina, avuta dal marito l’avvocato Francesco Luberto, la biologa, come hanno avuto modo di apprendere gli investigatori, assumeva farmaci per cercare di tenere a bada una forma acuta di malessere psichico. Le precarie condizioni di salute della donna sono state confermate dal marito che è stato interrogato dai Carabinieri insieme alla madre della donna e alla badante, tutte persone che erano presenti nello stabile del centro storico di Cosenza dove si è consumata la tragedia. Marianna era la prima figlia di Francesco e Giovanna, coppia conosciuta a Cosenza, che si erano sposati nel 2013.
Giovanna Leonetti, biologa, nell’immediatezza dei fatti aveva ingerito dei barbiturici nell’intento di togliersi la vita. Nelle prossime ore, all’Annunziata, dovrebbe svolgersi, su disposizione della magistratura, l’esame autoptico sul corpo della bambina nata nello scorso mese di agosto.
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