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Roma, Affinità elettive da de Chirico a Burri alla Galleria di via Crispi

Opere della Galleria d’Arte Moderna e della Fondazione Magnani Rocca sono accostate, in questa mostra, sulla base di pure consonanze e suggestioni formali, di temi ed ambiti figurativi, appunto per “affinità elettive”. Stessi autori, stesso periodo – dagli anni Venti agli anni Sessanta – per un percorso espositivo che approfondisce la conoscenza del panorama culturale che dalla prima metà del Novecento arriva fino alle ricerche informali di Alberto Burri.

Prosegue, in questo appuntamento culturale, la collaborazione avviata nel 2015 con la Fondazione Magnani Rocca che ha ospitato – da marzo a luglio 2015 – negli spazi della Villa dei Capolavori a Mamiano di Traversetolo (Parma), oltre cento opere della Galleria Capitolina con l’iniziativa Roma 900. De Chirico, Guttuso, Capogrossi, Balla, Casorati, Sironi, Carrà, Mafai, Scipione e gli altri delle collezioni della Galleria d’Arte Moderna di Roma.

Questa volta è Roma che ospita nella sede museale di via Crispi una selezione di circa quaranta opere della prestigiosa collezione parmense, poste in dialogo con altrettante opere della Galleria d’Arte Moderna, sempre nel segno delle affinità. Al capolavoro di Giorgio de Chirico, L’enigma della partenza, una delle gemme della collezione Magnani, vengono accostate, ad esempio, alcune opere della collezione capitolina che della speculazione metafisica presentano spunti e rimandi formali; al nucleo parmense delle nature morte di Giorgio Morandi e di Filippo De Pisis, viene giustapposto un vario panorama di opere che negli stessi anni testimonia la ricerca formale svolta sul tema dell’oggetto sul piano, da parte di molti artisti italiani. I rimandi sono molteplici e interessano artisti di primo piano, da Marino Marini a Giacomo Manzù, da Ettore Colla a Leoncillo, da Mafai a Scialoja, da Gino Severini ad Alberto Savinio, solo per citare alcuni autori delle circa cento opere che figurano in mostra.

A Luigi Magnani, fondatore del museo parmense, che lungo il corso del Novecento ha connotato la sua figura di mecenate illuminato raccogliendo grandi capolavori, la mostra dedica una sezione documentaria. L’esposizione è arricchita, poi, da opere provenienti dal Macro-Roma e dalla Casa Museo Alberto Moravia e si conclude con una sezione di opere grafiche dedicata alle acqueforti di Giorgio Morandi. Lungo tutto il percorso accompagnamento musicale. Curatori Maria Catalano, Federica Pirani, Gloria Raimondi,Stefano Roffi.

Redazione

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