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Roma, Pitigliani Kolno’a Festival al via la X edizione

La Casa del Cinema di Villa Borghese e il Centro Ebraico Italiano ospitano dal 21 al 26 novembre la decima edizione del Pitigliani Kolno’a Festival, la tradizionale rassegna dedicata alla cinematografia israeliana e di argomento ebraico diretta da Ariela Piattelli e Dan Muggia. Sabato 21 giornata inaugurale ad inviti con la proiezione di Zero Motivation, opera prima di Talya Lavie, grande successo in patria e vincitore di numerosi premi, racconto in chiave di commedia di un’unità di giovani soldatesse dell’esercito israeliano. A seguire cinque giornate, tutte ad ingresso libero fino a esaurimento posti, offriranno al pubblico lungometraggi e documentari in anteprima, una sezione celebrativa con il ‘best of’ delle dieci edizioni e incontri con i professionisti del cinema.

Invariate le sezioni del festival, prodotto dal Centro Ebraico Italiano il Pitigliani, e patrocinato, tra gli altri, da Roma Capitale: dal Panorama sul nuovo cinema israeliano ai Percorsi ebraici. Tra le novità 2015, la sezione Ombre Indelebili, dedicata alle opere che descrivono l’effetto della Shoah sulla seconda e sulla terza generazione in Italia e nel mondo. Tra i documentari proposti, Numbered, di Uriel Sinai e Dana Doron. Si stima che circa 400mila persone siano state tatuate ad Auschwitz; oggi i sopravvissuti sono solo poche migliaia. Che significato ha oggi quel numero tatuato sulle braccia dei sopravvissuti, per loro, per I loro figli e i nipoti? Il film documenta il contesto terribile in cui quei numeri furono assegnati e il significato che hanno assunto oggi per le persone che ci convivono. Protagonista del film diventa il numero stesso e la sua evoluzione come simbolo personale e collettivo dal 1940 ad oggi.

La sezione Percorsi Ebraici presenta, tra gli altri, Sacred Sperm, documentario diretto dal regista ed ebreo ortodosso Ori Gruder, ospite del festival a Roma, che si interroga su come spiegare al proprio figlio il divieto nella religione ebraica di disperdere il seme. Documentario personale su un tema controverso, che entra nei meandri della comunità ebraica chassidica di Israele, intervistando esperti, amici e rabbini. Tra gli altri film presentati nella sezione, l’italiano Pecore in erba, di Alberto Caviglia, che sarà ospite del festival.

Quindi, la sezione PKF Celebration, che celebra i 10 anni del festival, presenterà un ‘best of’ di queste edizioni. Da segnalare, il documentario Watermarks, di Yaron Zilberman, che racconta la forza di nuotare di sette donne, della squadra di nuoto del club HaKoah di Vienna. Le donne, che negli anni Trenta del secolo scorso erano state delle giovani sportive in una Vienna ribelle e intellettuale, con lo scoppio della guerra si sono sparpagliate ai quattro angoli della Terra…

Il festival si chiude giovedì 26 novembre al Centro Ebraico Italiano il Pitigliani di Trastevere con la proiezione di due cortometraggi di giovani registi italiani, Family Picture, di Daniele Di Nepi e Felice nel box, di Ghila Valabrega.

Redazione

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