È iniziato il ponte aereo militare russo a sostegno del regime siriano di Bashar Assad. Due Antonov-124 Condor, giganti aerei militari, sono atterrati a Latakia carichi di mezzi militari. Un terzo cargo ha portato personale militare. Nello scalo aereo sono stati inviati “unità mobili” russe con centinaia di uomini e strumenti di controllo.
Washington storce il naso e parla di rischio di “confronto” con le forze della coalizione internazionale guidata dagli Usa. A lanciare il monito, dopo la telefonata del segretario di stato Usa John Kerry a Sergey Lavrov, è stato il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest. “Abbiamo indicato come gli Stati Uniti siano preoccupati per le notizie sul dispiegamento da parte della Russia di ulteriore personale militare e di aerei in Sira – ha affermato Earnest – queste azioni potrebbero far aumentare il numero dei morti, potrebbero far aumentare i flussi di rifugiati e il rischio di un confronto con la coalizione anti-Isis che sta operando in Siria”.
Se venisse intensificato il sostegno militare di Mosca al governo siriano, afferma Earnest, “sarebbe destabilizzante e controproducente per gli interessi della comunità internazionale”.
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