Dopo la polemica sulle assegnazioni e gli spostamenti da una regione all’altra, il Miur ha deciso di consentire ai neo assunti di accettare incarichi di supplenza vicino a casa per l’anno scolastico 2015-2016. L’accettazione avverrà senza perdere il ruolo.
Si tratta di un “aggiustamento” a seguito dell’approvazione del piano straordinario che prevede 103 mila assunzioni di precari nella scuola, la riforma Renzi-Giannini. Il Governo va incontro ai precari della scuola per effetto della richiesta operata dal Ministro Stefania Giannini agli uffici scolastici territoriali di effettuare le nomine per le supplenze sull’organico di fatto entro l’8 settembre.
Ma i sindacati si dicono non soddisfatti del “compromesso” e annunciano uno sciopero in autunno. Il “boicottaggio” della riforma da parte dei precari che, rifiutando l’assunzione per paura di essere trasferiti lontano da casa, non hanno presentato domanda per seconda e terza fase del piano straordinario, consentirà di accettare una supplenza nella provincia di residenza. Sempre ammesso che ci sia un incarico disponibile.
La protesta dei sindacati si concentra sulle graduatorie. Secondo Domenico Pantaleo della Flc Cgil, le graduatorie non verranno esaurite per quei “30 mila iscritti che non vogliono l’assunzione e i 20 mila della scuola dell’infanzia che hanno presentato domanda”. Per il 23 settembre a Roma è prevista una mobilitazione di docenti e studenti.
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