Il rogo sarebbe stato appiccato da alcuni coloni israeliani che avrebbero incendiato anche un’altra abitazione. Tre familiari del piccolo, che si chiamava Ali Saad Dawabsheh (di soli 18 mesi) sono rimasti gravemente feriti e ricoverati all’ospedale di Nablus e poi trasferiti in Israele. Tra questi c’è anche il fratello di 4 anni di Ali.
I coloni avrebbero lanciato bombe molotov contro la casa per poi scrivere sui muri, con bombolette spray, delle frasi inneggianti alla “vendetta” e “lunga vita al Messia” prima di fuggire. Secondo i testimoni il padre è riuscito a salvare la moglie e l’altro bimbo ma non è riuscito ad individuare nel fumo e nel buio il più piccolo Ali.
Secondo un testimone palestinese i coloni hanno rotto le finestre prima di gettare dentro le molotov per poter essere certi che gli ordigni incendiari sviluppassero le fiamme all’interno della casa e non si limitassero a danneggiare i muri della casa.
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