Il nuovo regolamento, orientato alla trasparenza, alla garanzia di legalità e alla completa fruibilità da parte dei cittadini, ristabilisce la natura di servizio pubblico dell’impiantistica sportiva e adegua la normativa capitolina al Codice dei Contratti.
Le nuove linee guida saranno vincolanti per tutte le gare, non sarà quindi più possibile emettere singoli bandi in base all’impianto da affidare. Tutte le strutture saranno affidate con procedura aperta, con gara ad offerta migliorativa. È previsto un “canone base”, determinato dalla tipologia dell’impianto, dell’attività svolta, dell’ubicazione, del potenziale volume di affari, dello stato manutentivo e degli investimenti previsti.
La durata della singola concessione del servizio potrà essere di massimo 6 anni. In caso di lavori di manutenzione, gli anni aggiuntivi sono comunque predeterminati in fase di gara.
Verranno premiati i progetti che offrono garanzie di maggiori risultati in diversi campi: dal tipo di professionalità impiegate all’integrazione sociale realizzata, dalla sostenibilità ambientale al maggiore ritorno in termini economici per l’Amministrazione. Prioritaria la valutazione sul Piano Economico e Finanziario e sulla sua sostenibilità, che sarà certificata da istituti abilitati.
Il nuovo regolamento mette in evidenza in primo luogo il criterio della rilevanza commerciale. Il precedente regolamento, che prevedeva una classificazione in termini di dimensione (grandi impianti, complessi sportivi e impianti municipali), ha in effetti consentito a molti impianti di dotarsi di attività extrasportive fortemente lucrative, senza obblighi di corresponsione nei confronti di Roma Capitale. Ora gli impianti comunali saranno divisi in quattro categorie: grandi impianti con rilevanza commerciale, grandi impianti senza rilevanza commerciale, impianti di modeste dimensioni con rilevanza commerciale, impianti natatori.
Un’importante novità riguarda gli impianti senza rilevanza commerciale che potranno essere affidati anche alle Federazioni Sportive riconosciute dal CONI, alle quali sarà applicato il canone base. L’intento è quello di rafforzare così il rapporto con il mondo dello Sport, anche nell’ottica di una più stretta sinergia per il percorso olimpico di Roma2024.
Aumenteranno i controlli, sia sul piano gestionale che tecnico. Ad effettuarli potrà essere, oltre che il Dipartimento Sport e i Municipi, anche la Polizia Locale di Roma Capitale.
Richiesto ai concorrenti un programma di servizi gratuiti, con un minimo di 3 ore ogni mattina a disposizione delle scuole del territorio e un 5% delle ore di attività sportive da destinare ai servizi sociali. Sulla base di questa minima offerta, saranno premiati i progetti che la incrementeranno.
Grande importanza è data anche al tema del lavoro: in fase di gara il concorrente dovrà specificare il mantenimento dei livelli occupazionali pregressi, la presenza di personale femminile nei ruoli dirigenziali, il tipo di rapporto di lavoro proposto e i requisiti di tutto il personale.
Si dovrà presentare inoltre un piano di promozione sportiva e integrazione sociale, con progetti di lotta al bullismo e al doping, iniziative orientate alla formazione per le scuole del quartiere e collaborazioni con le associazioni che operano nel territorio.
Altro requisito richiesto, nel rispetto della Direttiva Europea n.2010/31/UE “Near Zero Energy Building”, la predisposizione di un piano di efficienza energetica e un progetto per l’abbattimento dei consumi.
Una ulteriore e importante novità riguarda le attività extra sportive: i concorrenti avranno l’obbligo di corrispondere all’Amministrazione una percentuale del ricavo realizzato con concerti, centri estivi, manifestazioni ludiche e sponsorizzazioni all’interno dell’impianto. Questa percentuale sarà indicata in fase di gara, con un meccanismo che premierà i gestori che proporranno la percentuale più alta.
Per quanto riguarda le tariffe, non sarà più il gestore a scegliere quale applicare, ma saranno sempre applicate quelle convenzionate, stabilite dall’Amministrazione. Le tariffe saranno uguali per tutti gli impianti, variando solo in relazione al tipo di disciplina sportiva. Si prevede inoltre la riduzione del 15% sulla tariffa del secondo iscritto all’interno di una stessa famiglia e del 20% sulla tariffa del terzo iscritto. Si intendono, come nucleo familiare, anche le coppie iscritte al Registro Unico delle Unioni Civili.
Per tutti gli impianti sportivi varrà infine l’obbligo di esporre il cartello con la dicitura “Roma Capitale Impianto Sportivo Capitolino” e di inserire la dicitura ufficiale su tutto il materiale pubblicitario prodotto, sui moduli di iscrizione, sul sito internet e su altri canali digitali.
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