I finti lavoratori, invece di ricevere uno stipendio, pagavano ai finti datori di lavoro dai 12 ai 15 euro al giorno. In base alle indagini dei Carabinieri, erano i braccianti agricoli a pagare i datori di lavoro per ottenere la falsa assunzione per un periodo minimo di 51 giornate lavorative, in modo da poter poi avere l’indennità di disoccupazione dall’Inps.
L’Istituto nazionale di previdenza ha così erogato indennità non dovute per circa 1.150.000 euro. La Procura della Repubblica di Bari ha già disposto il sequestro degli elenchi anagrafici dei braccianti che le aziende agricole sotto inchiesta hanno trasmesso all’Inps.
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