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Protocollo per festeggiare i primi 40 anni del Ponte Musmeci di Potenza

Per festeggiare i primi 40 anni del Ponte Musmeci di Potenza è stato predisposto un Protocollo d’Intesa tra l’Istituto Nazionale di Architettura, il Segretariato regionale del Ministero dei Beni e delle attività Culturali per la Basilicata e la Regione Basilicata. E’ quanto si legge in una nota stampa dell’Istituto Nazionale di Architettura. Il Protocollo punta sul binomio Architettura e Turismo Emozionale per creare nuove opportunità su cui investire concretamente per superare la grave crisi in atto e puntare sulla crescita sociale e sull’occupazione attraverso un modello di sviluppo etico-sostenibile per il Mezzogiorno e per l’Italia, che individua nel Patrimonio Culturale il volano della ripresa economica con un’attenzione particolare per le fasce deboli, investendo su innovazione, ricerca e creatività, sulle eccellenze, sulle vocazioni territoriali e sul Capitale Umano. L’Istituto Nazionale di Architettura con questa iniziativa, e con altre che seguiranno nel 2016 per i 90 anni dalla nascita di Sergio Musmeci, inoltre, vuole omaggiare il ricercatore noto a livello internazionale per opere fuori dall’ordinario, l’intellettuale che con competenza e sensibilità ha animato la vita dell’ IN/ARCH, di cui è stato fondatore. I suoi contributi nei Lunedì dell’Architettura sono iniziati fin dai primi mesi dell’Istituto nel 1960, con lucide letture dell’opera strutturale di progettisti contemporanei, tra gli altri di Eduardo Torroia, Pier Luigi Nervi, Frei Otto, ma anche del passato come Filippo Brunelleschi. L’IN/ARCH nel 1979, per festeggiare i primi suoi venti anni di attività, scelse di esporre negli spazi del Centro Storico di Roma proprio l’opera sperimentale più innovativa di Sergio Musmeci: le enigmatiche strutture con aste identiche spaces frames, che appaiono come supercristalli componenti poliedri con geometria pura nello spazio. L’iniziativa, a sostegno di Matera capitale europea della cultura 2019, rientra nel programma “Vivi una Vita che Vale” che promuove, attraverso la valorizzazione dell’Arte Creatività e Cultura la diffusione di stili di vita più sani, corretti ed armoniosi, per definire un modello di sviluppo etico sostenibile per il Mezzogiorno e per l’Italia.

Redazione

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