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Il giorno giusto, al Centro d’Arte Malagnini in mostra opere di Dario Brevi

In mostra una quindicina di opere tridimensionali, a metà tra pittura e scultura, realizzate in MDF (pannelli di legno impiegati nell’industria del mobile).

Con questo materiale l’autore costruisce complesse sovrapposizioni di strati lignei e colori, forme e immagini di una memoria storica. La stratificazione di materia conduce ad una percepita bidimensionalita’ che dalla calma iniziale sprigiona nel suo divenire un vibrante dinamismo. Le immagini di Brevi “futuristicamente” sviluppano un vorticoso movimento in un concetto di “eterno ritorno” e sfruttano precari equilibri di pieni e vuoti, di luci ed ombre, nel perenne bilanciamento di contemplazione e di forza vitale.

Brevi crede nella contemporaneità e nella possibilità per tutti di parteciparvi. Non si rifugia nei paradisi del metalinguaggio o nell’isola felice del più gratuito arcaismo. La sua arte attesta una presenza felice e consapevole di esserci. Senza retorica, ma con la sicurezza di una scelta alle spalle. In questa partecipazione alla contemporaneità senza confondersi con ciò che è semplicemente attuale, nell’elaborare la semplicità dei materiali con la complicità di un colorismo sempre felice, nel dare concretezza ad una adesione non necessariamente conflittuale alla realtà si possono individuare e suggerire le linee di forza del lavoro di Dario Brevi, che scruta nella complessità con divertito stupore.

In questa mostra con la consueta leggerezza ed ironia l’artista rinnova l’esortazione ad una presenza riflessiva e partecipe alla vita sociale. E’ sempre il giorno giusto per ripartire verso nuovi sogni, orizzonti, speranze.

Nato nel 1955 a Limbiate (Monza e Brianza), Brevi si è diplomato al liceo artistico di Brera e si è laureato in architettura al Politecnico di Milano. Ha fatto parte, negli anni Ottanta, del movimento artistico “Nuovo Futurismo”, formatosi presso la galleria Diagramma/Luciano Inga-Pin di Milano e teorizzato dal critico bolognese Renato Barilli. Ha tenuto mostre personali (tra cui, nel 2014, “Made in Italy” a Bruxelles per il semestre italiano di presidenza della Commissione Europea) e collettive in Italia ed all’estero. Del suo lavoro si sono occupati numerosi critici d’arte, con saggi e scritti pubblicati sui maggiori quotidiani e periodici di settore italiani e stranieri.

La mostra resterà aperta fino al 13 giugno e potrà essere visitata da martedì a sabato, dalle ore 16,00 alle 19,30 (gli altri giorni su appuntamento).

Redazione

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