I fondamentalisti si sono dedicati alla devastazione delle più importanti biblioteche pubbliche e private della città, dando alle fiamme migliaia di libri, molti dei quali vecchi di secoli, autentica memoria storica dell’Iraq. “Sono libri che incitano all’infedeltà e invocano la disobbedienza a Dio. Per questo li bruciamo”, hanno affermato i miliziani autori dello scempio.
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