In manette sono finiti due vibonesi di 24 e 26 anni fermati dagli uomini della squadra mobile di Vibo Valentia dopo che, nell’auto sulla quale viaggiavano, è stato trovato un ordigno esplosivo di 600 grammi.
I due, incensurati, sono accusati di detenzione e porto illegale di arma da guerra. Aveva un elevato potenziale esplodente, tale da poter distruggere un locale, l’ordigno rudimentale del peso di 600 grammi sequestrato dalla squadra volanti della Questura di Vibo Valentia che ha arrestato due persone incensurate.
Gli arrestati sono Alessandro La Rosa, 20 anni e Andrea Montuoro, 21 anni, entrambi di Tropea. Il primo è figlio di Francesco La Rosa, alias “Il Bimbo”, presunto boss all’omonimo clan di Tropea e di recente condannato nell’ambito dell’inchiesta “Peter Pan” per estorsione aggravata dalle modalità mafiose ai danni di una nota struttura ricettiva della costa.
Dopo il ritrovamento dell’ordigno, la squadra mobile sta indagando per cercare di risalire a quale doveva essere il suo impiego.
L’ordigno è stato trovato nel cruscotto dell’auto sulla quale viaggiavano i due, fermati ad un posto di controllo nell’area industriale di Vibo Valentia.
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