Il Presidente del Consiglio sulla possibile sostituzione con Visco risponde che “decide il Parlamento, ci provino, ma non mollo. Senza il Pd nessuno fa nulla”.
La minoranza Pd che va da Civati a Bersani, passando per D’Alema, prepara la mossa per ribaltare il tavolo di palazzo Chigi. Si prospetta un’operazione tipo Monti, una soluzione di riserva. “Nel Pd c’è chi discute di questa eventualità” conferma Civati, ma nessuno fa il nome della “riserva”. Maurizio Sacconi e qualche dirigente del Pd, si spinge a fare il nome: Ignazio Visco. Il governatore di Bankitalia era nella rosa dei probabili ministri di un esecutivo Bersani che però naufragò davanti alle larghe intese. Gianni Cuperlo non nasconde l’ipotesi di un cambio della guardia a palazzo Chigi. “Ragionevolmente dopo Matteo c’è solo il voto, anche se la politica a volte ti mette di fronte a degli scarti imprevedibili”. Fassina è più prudente. “Lavoro per cambiare l’agenda del governo, non il governo”.
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