“La manovra sui biglietti dei musei”, commenta l’assessore Marinelli, “è stata fatta in coerenza con le necessità del bilancio comunale approvato a fine luglio. Dentro un quadro difficile, abbiamo però cercato di valorizzare alcune delle nostre ricchezze meno conosciute. In questa chiave sette musei diventano pienamente gratuiti e speriamo che questo spinga tutti, romani e turisti, a scoprirne i capolavori. Negli altri casi abbiamo operato aumenti molto limitati. Stiamo anche lavorando per arrivare presto alla massima accessibilità dei musei di Roma Capitale, che costituiscono uno straordinario patrimonio di tutti i cittadini e di chiunque venga a Roma”.
I musei che passano a totale gratuità: Villa di Massenzio, Museo delle Mura, Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco, Museo Pietro Canonica, Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldina, Museo Napoleonico e Museo Carlo Bilotti (in questi ultimi due sono in corso mostre al costo di 1,50 euro, non si paga più invece l’ingresso alle collezioni stabili).
Costa invece uno o due euro in più entrare ai Musei Capitolini, al Museo dell’Ara Pacis, alla Centrale Montemartini, ai Mercati di Traiano, al Museo dei Fori imperiali, alla Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale, al Macro e al Macro Testaccio, alla Casina delle Civette di Villa Torlonia, al Museo di Roma in Trastevere.
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