Così dalle colonne del suo blog accusa ancora una volta il Governo, questa volta di volere “una riforma fatta su misura per i ladri e preceduta da leggi ignobili di Berlusconi durante i suoi governi. Se Renzie vuole parlarci insieme sono fatti suoi, non nostri, questo nonostante appelli continui di sirene istituzionali avvenuti in questi giorni con telefonate private ai nostri senatori”. “Sirene astenetevi! Noi non siamo in vendita” tuona Beppe Grillo. “Sedersi al tavolo con il manichino Orlando vorrebbe dire riconoscerne la dignità, ma lui l’ha persa nel momento in cui ha scelto di negoziare la giustizia con un condannato in via definitiva per truffa fiscale. Che credibilità può avere un ministro del genere? Da chi prende ordini e, soprattutto, cosa c’entra con la giustizia?”.
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