Il napoletano di 22 anni era ospite della comunità Narconon “Il Gabbiano”, centro di disintossicazione da droga e alcool, di Torre dell’Orso. Un operatore era andato a Napoli a prendere il giovane per accompagnarlo nel Salento. Arrivato a Torre ci si è però resi conto che la situazione era complicata perché il ventenne appariva in crisi di astinenza.
Insieme a un collega, l’operatore ha deciso allora di ricoverarlo. Stando alle testimonianze pare che per prima cosa sia stato allertato il 118 che ha sottolineato che per non potevano mandare un’ambulanza per questa cosa e ha invitato gli operatori a portare il giovane direttamente in auto a Lecce. Gli operatori del Narconon si sono diretti a Lecce, ma al “Vito Fazzi” sarebbe stato detto loro che non c’era posto e che avrebbero dovuto dirigersi verso Galatina. Una volta al “Santa Caterina Novella” sono andati direttamente al reparto di Psichiatria. Ma lì è stato detto loro che per il ricovero sarebbe dovuti passare prima dal Pronto Soccorso. Il dramma si è consumato proprio in quei momenti. Il giovane si è staccato da loro e si è messo a correre. Gli operatori del Narconon lo hanno inseguito per cercare di raggiungerlo e bloccarlo, ma è salito sulla scala antincendio e si è lanciato nel vuoto. Sembra che sia morto sul colpo.
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