“La Uil ha scelto un messaggio impegnativo per il suo IX Congresso regionale che si svolgerà il 4 e 5 luglio prossimi a Tito (Auditorium Cecilia) con il ricorso al moderno hastag: #riscriverelabasilicata”. E simbolicamente ha scelto un foglio d’agenda nel quale è precisata la nuova missione che l’attende. “il riformismo non è una parola qualunque”. E’ quanto annunciato in una nota dal sindacato. La stessa location del Congresso – prosegue la nota è decisamente irrituale: l’Auditorium Cecilia diventato il “tempio” della creatività giovanile e di una generazione che non è rassegnata a fare le valigie. La Uil arriva all’assise regionale (206 delegati) dopo aver tenuto i congressi di tutte le organizzazioni di categoria e 372 assemblee di base con la partecipazione di circa 20 mila iscritti, lavoratori, pensionati, disoccupati. La crescita degli iscritti nel 2014 tocca quota più 7%: sono 35mila in totale di cui 18mila attivi e 17mila pensionati secondo il trend nazionale che caratterizza non solo la Uil ma tutti i sindacati. Tra gli attivi il comparto industria-edilizia è il primo (5868 iscritti), seguito da agro-alimentare (4.127) e Pubblica Amministrazione (3.082). Si sono rafforzati i servizi – da quelli fiscali e di assistenza al consumatore a quelli del patronato dei cittadini – con un ruolo sempre più importante nel leggere i processi economici, sociali, culturali e soprattutto nel proporre attribuito al Centro Studi Uil Basilicata. “Non abbiamo mai ceduto ai rituali dell’ordinarietà nelle nostre iniziative interne ed esterne e – sottolinea Carmine Vaccaro, segretario confederale regionale al quale venerdì 4 pomeriggio spetterà tenere la relazione – ancor meno lo faremo con l’appuntamento regionale che per noi è il punto di arrivo di tanti congressi di categoria tutti vissuti all’insegna di una forte volontà di partecipazione, di contributo alla strategia confederale in termini di qualità di idee e proposte, di protagonismo e di un grande sforzo di rinnovamento. Sarà inoltre anche il momento in cui una difficile fase di transizione sembra volgere ad esaurimento mentre comincia a prendere forma una nuova agenda politica della nostra regione. Un’agenda che è destinata a pesare sul destino della nostra gente. E’ da tempo ormai che ci siamo assegnati un compito preciso, ambizioso, coraggioso, quanto per noi inderogabile: contribuire, per la nostra parte, a riprendere una bussola di orientamento, a rileggere e riscrivere la Basilicata che cambia”. Il programma prevede due conclusioni: venerdì sera toccherà a Luigi Angeletti segretario nazionale e sabato, in tarda mattinata, a Guglielmo Loy segretario confederale nazionale.
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