I Finanzieri hanno tratto in arresto sette imprenditori impegnati nella ricostruzione seguita al terremoto dell’Aquila del 2009. Quattro di loro sono finiti in carcere e tre ai domiciliari. I provvedimenti riguardano una lunga indagine sull’infiltrazione dei Casalesi nei cantieri della ricostruzione degli edifici privati danneggiati dal sisma.
Gli imprenditori devono rispondere, a vario titolo, di estorsione aggravata dal metodo mafioso, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.
I militari hanno eseguito decine di perquisizioni nei confronti di imprenditori coinvolti nella vicenda nelle province dell’Aquila, Caserta e Roma.
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