Questa l’accusa mossa ad una cancelliera della sezione civile del Tribunale di Marsala finita agli arresti domiciliari. I reati ipotizzati sono concussione e tentativo di induzione indebita a dare o promettere utilità. Il provvedimento è stato emesso dal gip di Marsala Annalisa Amato. Il pubblico ufficiale, secondo gli inquirenti, avrebbe abusato dei poteri derivanti dalla sua funzione. La donna, incaricata della redazione della inventario dei beni ereditati da due fratelli, di cui uno minore, avrebbe preteso e ottenuto il pagamento di una somma di denaro dalla sorella maggiore dietro la minaccia di non adempiere al suo compito. La cancelliera avrebbe tentato di farsi consegnare del denaro anche da un avvocato che assisteva una vedova, madre di due minori, per effettuare l’inventario dei beni che la donna aveva ereditato dal marito deceduto. Le indagini sono coordinate dal procuratore capo Alberto Di Pisa e dal pm Antonella Trainito.
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