“Nel 2013 la crisi ha continuato a mordere in quasi tutti i comparti produttivi, con le dovute eccezioni”. Questa è la sintesi della relazione sull’andamento dell’economia nella provincia di Matera, relativa all’anno 2013, presentata da Confapi al Prefetto di Matera, con una previsione riferita al 1° semestre 2014. Immutato, per Confapi, è anche l’elemento distintivo della crisi, caratterizzata da un persistente calo della domanda interna e da una relativa vivacità di quelle imprese che operano sui mercati esteri e che innovano. Se la recessione ha interessato quasi tutti i settori, la flessione più marcata si è avuta nel comparto delle costruzioni: un settore che nel 2013 ha perso migliaia di posti di lavoro. I settori che reagiscono meglio alla crisi- continua Confapi – sono quelli del turismo, dell’agroalimentare e dell’ICT (Information and Communication Technology). Anche il turismo si conferma un settore trainante. Per quanto riguarda le prospettive future, il clima di fiducia tra gli imprenditori rimane pessimista per il primo semestre 2014. In definitiva- conclude Confapi – l’economia della provincia di Matera è ancora troppo dipendente dal mercato interno, da un lato, e dal mercato della pubblica amministrazione dall’altro. Ciò significa che con l’indebolimento della domanda interna dovuta alla carenza di liquidità dei privati e al calo degli investimenti pubblici, chi utilizza la leva estera o ricorre a strategie di innovazione ha prospettive migliori degli altri.
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