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Milano, via Novara 75 uno spazio destinato alla produzione creativa

Un luogo dedicato alle arti creative, in grado di coinvolgere le realtà italiane ma anche gli artisti provenienti dall’estero. Uno spazio aperto agli eventi ma anche alla produzione cinematografica, teatrale e culturale che sia in grado di ampliare e supportare l’offerta di servizi già presente sul territorio. È questo, in sintesi, il progetto che l’Amministrazione comunale chiede di sviluppare agli enti pubblici o privati per dare nuova vita allo spazio di via Novara 75.

“L’idea del Comune – spiega l’assessore alla Casa e Demanio– è di trasformare questo grande spazio in un luogo dedicato alle arti creative, musica, teatro, cinema, danza, moda, design, pittura. Con l’obiettivo di coinvolgere gli artisti milanesi, ma anche e soprattutto le realtà provenienti dal resto dell’Italia e dall’estero, sul modello di luoghi già così concepiti in Europa, ad esempio la ‘Friche’ di Marsiglia”.

L’immobile di via Novara 75 è composto da un capannone di 1.240 metri quadri e un blocco uffici di 370 metri quadri, inseriti in un’area molto vasta di 3.000 metri quadri complessivi. La concessione dello spazio sarà a titolo gratuito per una durata minima di 10 anni (fino ad un massimo di 30) e il soggetto cui sarà assegnato l’immobile dovrà sostenere i costi di ristrutturazione e manutenzione. Per la prima volta rispetto ad altri immobili già messi a bando, è prevista anche la possibilità di demolire gli edifici esistenti per costruirne di nuovi. In questo caso, il progetto di ricostruzione sarà sottoposto all’approvazione dell’Amministrazione comunale e dovrà rispettare i vincoli volumetrici e il contesto urbano. Tra le funzioni che dovranno essere previste nel progetto di riutilizzo, ci sono spazi per eventi, workshop e seminari; servizi per l’ospitalità temporanea degli artisti nazionali e internazionali; aree di lavoro, specializzate anche nelle tecnologie multimediali; punti conviviali e di ristoro. I progetti potranno essere presentati fino al 26 maggio.

“Non si ferma l’azione del Comune – prosegue l’assessore – per far rinascere spazi che per anni sono rimasti vuoti e inutilizzati destinandoli a progetti aperti alla città. Dai piccoli spazi vuoti che si trovano ai piedi dei caseggiati popolari fino ai grandi stabili come quello di via Novara, sono già oltre 18 mila i metri quadrati che abbiamo assegnato o assegneremo a breve. Un’azione complessa che mira a mettere ordine in un’eredità confusa, disordinata e spesso degradata, creando luoghi di aggregazione e opportunità sociali per i quartieri. Così sono nati, solo per citarne alcuni, la ‘Piazzetta dell’incontro’ in via Alex Visconti, la ‘Casa delle donne’ in via Marsala, il primo ‘Albergo sociale’ in via Mambretti, lo spazio per ‘Creative makers’ in viale Pasubio”.

Redazione

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